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Il valore di una giornata libera... e una novità per l'estate!
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Il valore di una giornata libera... e una novità per l'estate!

Experience Italy with me this summer!
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Il mio paese, foto di mamma durante una passeggiata nella valle

Caro/a amica/o,

Oggi mentre facevo colazione (breakfast) mi sono fermata un attimo a pensare a quante cose diamo per scontate (we take for granted) nella nostra vita quotidiana, presi dalla frenesia (frenzy, rush) della routine.

Il giorno di riposo (day of rest), le vacanze, un orario di lavoro regolare, la possibilità di dire "oggi mi prendo una pausa"... sembrano cose normali. Ma non lo sono sempre state.

Il 1° maggio, che abbiamo appena celebrato, ci invita proprio a questo: a fermarci e ricordare. Ricordare che i diritti di cui godiamo oggi sono il frutto di lunghe lotte, di persone che hanno alzato la voce (people who raised their voices), che hanno scioperato (went on strike), rischiato (taken risks), sognato un lavoro più giusto e più umano.

Non si tratta solo di passato. È qualcosa che ci riguarda (concerns us) anche ora, ogni giorno.
Perché il lavoro continua a cambiare, e con lui anche le sfide (challenges), le disuguaglianze (inequalities), i diritti da difendere.

Io, nel mio piccolo (in my own small way), sento che insegnare è anche questo: aiutare a ricordare, a capire, a pensare con più profondità (in a deeper way).

E mentre ti scrivo, voglio anche condividere una bella notizia personale:
trascorrerò l’estate in Italia!
Abbiamo appena fatto i biglietti e arriveremo a Milano il primo giugno, per poi tornare in Australia a fine agosto.

Mi piacerebbe portarti con me, virtualmente, in questa mia estate italiana.
Cosa vorresti vedere o sapere? Cosa posso condividere con te per farti sentire lì con me? Scrivimi un commento, mi farà piacere sapere cosa ti interessa!

Per ora, ecco per te la mia collezione di cose belle da leggere, guardare, ascoltare e — se vuoi — studiare questa settimana. Puoi sceglierne una o due, oppure gustartele (enjoy them) tutte con calma.

Se sei già uno/a dei nostri studenti, possiamo parlarne insieme durante la prossima lezione!

Ti abbraccio forte,
Monica

FESTIVITÀ E TRADIZIONI: Il Primo Maggio

Poster per il 1° maggio parigino del 1898

Il 1° maggio è la Festa dei Lavoratori (Workers' Day), una giornata che celebra (celebrates) le lotte (struggles) per i diritti (rights) dei lavoratori.

Ma perché proprio questa data? La celebrazione ha origini storiche che risalgono (go back) al 1886, quando negli Stati Uniti ci fu uno sciopero (strike) per ridurre l'orario lavorativo a otto ore. Durante le manifestazioni, ci fu una tragica esplosione (explosion) a Chicago, che diventò simbolo delle battaglie operaie (workers').

La scelta del 1° maggio come giorno di celebrazione fu decisa nel 1889 in Francia, e da quel momento la festività si diffuse (spread) in molti Paesi, tranne negli Stati Uniti, dove il Labor Day si festeggia il primo lunedì di settembre.

Il Primo Maggio in Italia

In Italia, la Festa del Lavoro fu introdotta (introduced) nel 1891, ma il regime fascista (dal 1924 al 1944) le diede filo da torcere (gave it a hard time / made things difficult), spostandola al 21 aprile, per coincidere con il giorno della presunta (supposed) nascita di Roma, e cambiandole nome in "Natale di Roma, Festa del Lavoro". Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1947, il 1° maggio tornò a essere festeggiato come prima.

Il Concertone di Roma

Dal 1990, il 1° maggio a Roma si svolge il Concertone (big concert), un grande concerto che celebra il lavoro e i diritti dei lavoratori. È un evento che unisce (brings together) musica e riflessione sociale (social reflection / thinking about society), dove giovani e meno giovani si ritrovano per ascoltare musica e ricordare l’importanza di lottare per i propri diritti.

ARTE: Il Quarto Stato

Il “Quarto stato", Giuseppe Pellizza da Volpedo (1901), Museo del Novecento, Milano

Today I’ve got a fun mini activity for you, inspired by the famous painting Il Quarto Stato by Giuseppe Pellizza da Volpedo, painted in 1901.

This dipinto (painting) shows a group of lavoratori (workers) walking together, calm but determined, asking for diritti e rispetto (rights and respect). The painting represents the strength of persone comuni (ordinary people) and their hope for a better future. Today, it’s an important simbolo (symbol) of the Festa del Lavoro (Labor Day).

👉 Look at the painting and try to complete these sentences:

👉 Osserva il dipinto e prova a completare queste frasi:

  1. Nel quadro vediamo un gruppo di ________ (workers).

  2. Le persone stanno camminando in modo ________ (calm) ma ________ (determined).

  3. Il messaggio del quadro è: chiedere ________ e ________ (rights and respect).

  4. Il quadro è diventato un ________ (symbol) della Festa del Lavoro.

Want to practice even more while virtually visiting Italian art?
I recommend watching this lovely video tour of the Museo del Novecento in Milan, where the painting is displayed:
👉 Museo del Novecento Virtual Visit

PAROLE CHE VIAGGIANO NEL TEMPO

Una rubrica per curiosi della lingua

Vocazione deriva dal latino vocatio, vocationis (la “ti” si legge “zi”) che significa “chiamata” o “invito”. In italiano, la vocazione è il desiderio profondo di fare qualcosa che va al di là della necessità, che ci rappresenta pienamente e che ci dà un senso di realizzazione. Non è solo un lavoro, ma un modo di vivere in sintonia con ciò che siamo veramente.

When we say someone has “found their vocation” (ha trovato la propria vocazione), we mean that this person has discovered a job or passion that isn’t just a way to make money, but a true mission.

I think this reflection is perfect for Labor Day (Festa del Lavoro): after all, work should also be a way for us to express ourselves and bring our dreams to life.

Qual è la tua vocazione? Hai trovato qualcosa che ti appassiona così tanto da sentirlo come il tuo scopo?

Bonus per curiosissimi (super curious ones)

  • "Dare filo da torcere" lett. “to give thread to be twisted”. L'espressione nasce nel mondo dell'artigianato, soprattutto nella lavorazione dei tessuti. Anticamente, torcere il filo (cioè attorcigliarlo per farlo diventare resistente) era un lavoro difficile, che richiedeva molta forza e pazienza. Quindi, "dare filo da torcere" significava dare un compito difficile e faticoso. Col tempo, l'espressione è diventata metaforica e ora significa "creare difficoltà", "mettere alla prova qualcuno".

  • "Frenesia" viene dal greco phrenesis (follia, agitazione). In italiano moderno indica soprattutto il correre senza sosta.

"Vocazione" è legata al verbo vocare (chiamare). Si usa anche in ambito religioso: "Ha la vocazione per la vita monastica."

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